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La "Bibbia di Calci" torna nella "sua" Certosa e può essere sfogliata in maniera virtuale grazie al Laboratorio Percro dell’Istituto TeCIP

Publication date: 04.02.2015
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La “Bibbia di Calci”, prezioso codice monumentale miniato del XIII secolo, ritorna nella “sua” Certosa: le danno il benvenuto il Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ilaria Borletti Buitoni; il Soprintendente Paola Raffaella David; il Prorettore Vicario della Scuola Superiore Sant’Anna, Emanuele Rossi; il Prorettore ai rapporti con il territorio dell’Università di Pisa, Maria Antonella Galanti; i Presidenti dei Rotary Club dell’area pisana Alberto Janni, Roberto Gianfaldoni, Gherardo Gherarducci, Duilio Mazzeo; il Sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti.

Queste personalità presenzieranno all’esposizione della “Bibbia di Calci”, rientrata in Certosa dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, nell’evento di giovedì 5 febbraio 2015, con inizio alle ore 12.

La preziosa Bibbia, codice in quattro volumi, vero capolavoro della miniatura romanica italiana, è nota come “Bibbia di Calci” perché conservata fin dal 1425 in Certosa dove era pervenuta dal monastero benedettino della Gorgona, dipendente dalla Certosa e soppresso in quell’anno. Nel 1970 la comunità certosina, che aveva continuato ad abitare il monastero calcesano anche dopo il trasferimento al demanio del 1866, lasciò Calci in maniera definitiva. In attesa che la Certosa potesse essere aperta al pubblico, la Bibbia fu trasferita in deposito provvisorio nel Museo di San Matteo, deposito “provvisorio” che si è protratto per decenni sebbene le primitive ragioni di sicurezza che lo avevano reso opportuno fossero ormai venute meno.

Il progetto di riportare la Bibbia in Certosa, ideato dal Direttore del Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci Severina Russo, è stato condiviso e reso possibile dai quattro Rotary Club dell’area pisana e ad esso hanno collaborato prestigiose istituzioni pisane, come la Scuola Superiore Sant’Anna, che ne ha curato un sussidio interattivo e digitale.

Le vetrine sono state sistemate nella splendida sacrestia della Certosa di Calci, scrigno prezioso di arredi e dipinti settecenteschi e ambiente ideale sia per le adeguate condizioni microclimatiche e di illuminazione naturale, sia per la sua collocazione prossima alla chiesa monastica e dunque agevolmente inseribile nel consueto percorso di visita del museo che viene così ad arricchirsi in maniera significativa.

Anche la proposta di affiancare alle vetrine un sistema informativo che permetta ai visitatori di sfogliare in maniera virtuale i volumi e quindi “vedere” gran parte delle iniziali miniate che arricchiscono il codice, apprezzarne la qualità e la varietà e conoscerne la storia, è stata prontamente accettata dai quattro sodalizi e resa possibile da Massimo Bergamasco che ha coinvolto nel progetto il Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore Sant'Anna. Marcello Carrozzino, Chiara Evangelista e Cristian Lorenzini hanno realizzato un sistema informativo che corrisponde pienamente, con la consueta sperimentata efficacia tecnica, ai fini didattici e divulgativi richiesti per questo importante sussidio.

Per dare maggiore compiutezza al progetto, i quattro club Rotary hanno infine deciso di accollarsi un ulteriore impegno e accompagnare l’esposizione con un volume interamente dedicato alla Bibbia di Calci. L’opera a cura di Severina Russo, edita da ETS di Pisa, si avvale dei contributi di studiosi che hanno messo a disposizione ricerche e competenze: Marco Collareta del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, Laura Violi, Gigetta Dalli Regoli, Annarosa Calderoni Masetti e Michele Feo. Il ricco apparato illustrativo del volume è stato interamente realizzato da Roberto Rossi del Laboratorio fotografico della Soprintendenza di Pisa.